Una settimana in Croazia tra mare, hotel e cure dentali. È il pacchetto offerto da alcuni tour operator, che toglie dall'imbarazzo molte famiglie, alle prese con la scelta tra le spese da affrontare e quelle a cui rinunciare in attesa di tempi migliori.
Il problema dei costi odontoiatrici non è nuovo e negli ultimi tempi si avverte con maggiore intensità per via della difficile situazione economica. Secondo una ricerca condotta dal Censis, per ogni 100 euro spesi in Italia in cure specialistiche odontoiatriche, 92 sono a carico dei cittadini e solo otto dello Stato. Quindi, il settore pubblico è quasi del tutto assente nel comparto dentistico. La conseguenza di questo è che molte famiglie rinunciano a curare i denti, dando priorità ad altre voci di spesa che appaiono più urgenti.
Due sono le soluzioni più innovative: il cosiddetto turismo dentale al quale i medici italiani rispondono con programmi promozionali ad hoc per le famiglie.
Basta digitare «turismo dentale» su un motore di ricerca internet per trovare decine di risultati: siti di dentisti dei Paesi dell'Est che pubblicizzano la propria offerta anche in lingua italiana spesso indicando certificazioni e prezzi e agenzie viaggio che organizzano pacchetti ad hoc.
«Nell'ultimo anno abbiamo registrato un'impennata della domanda» commenta Attila Kiss, titolare della Holident, specializzata nella fornitura di servizi dentali in Ungheria dall'organizzazione del viaggio all'affiancamento in loco di un traduttore fino alla possibilità di scegliere la località delle cure, in modo da concedere al cliente la possibilità di abbinare vacanza e salute.
«Mediamente il nostro pacchetto garantisce un risparmio tra il 30 e il 50%» aggiunge Kiss. Che poi è lo sconto medio che si ottiene andando a farsi curare nei Paesi dell'Est. Il che, a conti fatti, significa 30-50 euro in meno per una visita, 40-65 euro di risparmio per un'estrazione semplice di un dente o di una radice calcolati sui prezzi massimi indicati dall'Andi, l'associazione nazionale dei dentisti italiani (si veda tabella).
Ma chi garantisce la qualità del servizio? «Siamo convenzionati con numerosi medici italiani, che assistono la clientela al ritorno per le cure ordinarie e intervengono in caso di necessità post-intervento» continua Kiss. Ma non sempre è così perciò il consiglio è di analizzare bene l'offerta prima di scegliere e informarsi bene anche inviando e-mail con richieste specifiche.
Risparmiare è possibile anche senza recarsi oltrefrontiera. L'Ansoc (organizzazione dei dentisti che operano nei propri studi, in convenzione con le Regioni o con altri enti privati) recentemente ha ricevuto il «Marchio famiglia» dalla Regione Veneto. Un riconoscimento per il suo «Programma boccasana» che, con il pagamento di una quota di di iscrizione annuale di 180 euro a persona, offre un servizio di assistenza odontoiatrica a costi contenuti attraverso una rete di ambulatori dentistici distribuiti sul territorio nazionale.
«I dentisti aderenti offrono i servizi essenziali con un costo mediamente inferiore del 50% rispetto alla media di mercato» commenta il presidente Walter Di Fulvio . Le tariffe sono stabilite su base regionale e tutti i dentisti che decidono di aderire sono tenuti a uniformarsi. Come è possibile questo risultato? «I macchinari e le attrezzature sono una voce importante di costo per i dentisti – aggiunge Di Fulvio –. Organizziamo gruppi d'acquisto per abbattere il costo per unità».
Il centro servizi Amici del Sorriso ha lanciato la carta del sorriso (costa 90 euro all'anno, 80 per gli over 60). L'iscrizione dà diritto a una visita specialistica seguita da un controllo radiografico che permette di programmare le cure necessarie con riduzioni del 30% rispetto alla media di mercato per i titolari della card.
